DIARIO ESCURSIONI 2004
18 GENNAIO 2004 - RIVIERA LIGURE (TRAMONTI)
Gita non effettuata causa maltempo. riproviamo domenica prossima 25 Gennaio.
Infatti il 25 gennaio la gita, seppur con mille dubbi, è stata effettuata. Partecipanti:Spartaco, Laura, Paolo e Rossella, Alessandro, Sergio, Danilo e Lucia, Agnese, Piero e Giovanna, Riccardo e Donatella + Dolly (il cane), Marcello.
Le previsioni da giorni erano sfavorevoli; si prevedeva pioggia, neve ecc. Spartaco comunque, in base a varie rilevazioni meteo fatte fino alla sera precedente era convinto che non sarebbe piovuto e che avremmo avuto un miglioramento in tarda mattinata. Inutile dire cosa gli sarebbe successo se toppava.... (le ire di Laura che doveva alzarsi presto per niente e le varie prese in giro del solito Paolo...). Invece ha avuto ragione!!! Il Figliucci invece probabilmente si è fatto prendere come al solito dal timore e ha bucato... Eh, caro Francesco, devi essere più fiducioso..
Comunque la neve ci ha sfiorato in quanto è caduta a Chianni, Volterra e entroterra toscano. Comunque a Campiglia facevano 4 gradi (mica tanti!).
Abbiamo preso il sentiero di crinale n. 1 verso il Valico di S.Antonio, passando nella "Palestra nel verde" attrezzatissima di vari elementi ginnici (anelli, corde, tavoloni vari per vari tipi di ginnastica). Rossella si è cimentata in varie discipline ginniche (figuriamoci....!). Quindi discesa verso Fòssola; ma quivi giunti abbiamo avuto la sgradita sorpresa del sentiero verso Monesteroli interrotto causa frana. Una signora ci ha consigliato di tornare al valico (ahimè avremmo risalito per 200 metri una faticosa scalinata) oppure di attraversare il bosco facendo attenzione al sentiero poco visibile. Inutile dire che abbiamo preferito questa soluzione. Purtroppo a un certo punto i segni ed il sentiero sono scomparsi e ci siamo trovati a vagare a caso nella pineta. Chi andava di qua, chi di là; per fortuna dopo un po' Marcello (prezioso come al solito) ha individuato un sentierino che ci ha portato verso Monesteroli. Qui 3 audaci (Danilo, Paolo e Marcello) hanno disceso circa 1480 scalini per arrivare al mare; gli altri hanno preferito rientrare a Campiglia.
Dimenticavamo di dire che, come da previsioni, è arrivato il sole a fine mattinata, un sole tiepidino, ma gradevole.
FOTO 1 - DISCESA VERSO MONESTEROLI
FOTO 2 - IL PRANZO
FOTO 3 - LA PALESTRA NEL VERDE
8 FEBBRAIO 2004 - PARCO DELL'UCCELLINA / SAN RABANO
Dopo una settimana di tempo grigio e triste finalmente una bellissima domenica, quasi primaverile, come da previsioni. Al solito qualcuno senza fare nomi si è forse fatto spaventare dal sabato piovigginoso e si è perso una bellissima gita in uno dei parchi naturali più belli d'Italia.
Partecipanti n. 17: Spartaco e Laura, Paolo e Rossella, Alessandro e Bruna, Alberto e Graziella, Piero e Giovanna, Francesco Tonissi, Mauro Bini, Enzo e Luisa, Sauro e Giuliana, Riccardo.
Siamo tornati forse per la quarta volta (sarà l'ultima?) a percorrere i sentieri del Parco; oggi abbiamo percorso il sentiero A1 che porta all'antica abbazia di San Rabano, ormai purtroppo distrutta in buona parte, ma che conserva ancora comunque una bella torre (vedere le foto) e situata in un bel bosco. Il percorso non è stato molto faticoso anche se siamo saliti per ca. 300 metri e faceva anche un po' caldo; alla fine, tornati in prossimità del mare abbiamo trascorso circa 1 ora sulla spiaggia sotto un tiepido sole quasi primaverile.
Piccolo incidente a Giuliana che ha inciampato in un escremento di mucca un po' indurito e cadendo si è "sbucciata" lievemente il ginocchio. Cose che capitano..... comunque niente di grave (e poi almeno abbiamo qualcosa di diverso da raccontare!!).
FOTO 1 - ABBAZIA DI SAN RABANO
FOTO 2 - VERSO IL MARE
FOTO 3 - PRANZO SULLA SPIAGGIA
FOTO 4 - IDEM COME SOPRA
FOTO 5 - LA TORRE DI CALA DI FORNO
FOTO 6 - LE DUNE
7 MARZO 2004 - POPULONIA / BUCHE DELLE FATE
E' andata male anche questa volta. Pioggia e maltempo hanno impedito l'escursione. Forse la faremo a settembre oppure, se troviamo un buco, durante la primavera.
21 MARZO 2004 - CASTAGNETO CARDUCCI..... VALLE DEI MULINI
Finalmente siamo riusciti a fare questa escursione, dopo che il tempo inclemente ci ha fatto saltare varie gite. A dire il vero anche stavolta le cose si stavano mettendo male, ma, poiché siamo andatti verso sud, ci è andata bene.
Dunque 22 partecipanti + Lilli e Dolly (2 cani): Spartaco e Laura, Paolo e Rossella, Enzo e Luisa, Alberto Bernardi, Antonino, Adele e Mario Pistellini, Marcello e Mirella, Giovanna e Antonio, Guido Batoni e signora, Marzio e signora, Riccardo, Paolo Morelli, Franco Casalini e Laura. Quando il tempo è bello e non vi sono particolari difficoltà si nota che cambia anche la qualità dei partecipanti....
Che cosa si può dire di questa normale gita domenicale? Percorso abbastanza facile che si snoda sulle colline intorno Castagneto Carducci fino a circa 560 m. di altitudine. Abbiamo fatto pure una deviazione a Sassetta (non prevista) ma ne è valsa la pena.Il paesello (peraltro è Comune) è piacevole e il sindaco ci ha pure indicato una variante che ci ha permesso di tornare a Pian dei Brizzi dove abbiamo ritrovato lo stradello per il ritorno.
Diciamo anche che non siamo riusciti a fare esattamente il percorso previsto anche a causa della non buona segnaletica che ci ha tratto in inganno soprattutto in un punto (anche se siamo validi nell'orientamento, in mezzo ai boschi vi sono ovviamente alcune difficoltà). Ma protesteremo presso il "Sassetta Trekking"!
Comunque abbiamo percorso circa 15-16 km ed è stata una buona escursione.
4 APRILE 2004 - CRESTA UNCINI / M. ALTISSIMO
Anche stavolta il tempo ci ha assistito (sebbene sulle Apuane vi sia stato un po' di nuvolo).
Partecipanti: Paolo e Rossella, Spartaco, Danilo, Giovanna e Dante, Riccardo, Alberto e Alessandro Bernardi, Piero e Giovanna, Agnese, Franco Casalini e Guido Batoni, e la famiglia Cini Enzo.
A dire il vero si pensava che non vi fosse quasi più neve, invece nel bosco in alcuni tratti ce n'era abbastanza. Comunque andiamo per ordine: si parte dal Passo del Vestito e subito per ripida salita arriviamo sulla crestina degli Uncini; bellissimo panorama anche se con varie nuvole. Le 2 Giovanne si lamentavano un po' della fatica, ma poi tutto bene. Arrivati al passo Uncini alle 12,30 abbiamo pranzato, quindi, poichè l'Altissimo era coperto dalle nubi, ci siamo divisi in 2 gruppi. Le donne e alcuni uomini sono tornati alle auto attraverso il bosco cercando di evitare la neve, ma sembra che poi ne abbiano trovata molta e si sono inzuppate le scarpe.
In 7 (Paolo, Spartaco, Fabrizio, Casalini, Guido, Riccardo e Danilo) hanno ripercorso il tracciato che porta alle cave dei Colonnoni e quindi alle cave della Tacca Bianca; percorso non segnato e per fortuna già sperimentato in passato, altrimenti sarebbero stati guai a causa della nebbia che ad un certo punto ha reso invisibile il passaggio. Con notevole fatica sono arrivati alla Tacca, sempre suggestiva, e da qui, per sentiero altamente impervio, sono risaliti al passo del Vasotondo per poi calare nella cava e quindi attraverso stradello giungere alle auto. Aggiungiamo che dal Vasotondo alla cava è stato drammatico: neve altissima e mollacciona, si affondava continuamente e non si vedeva il sentiero. Un po' a casaccio alla fine sono arrivati alla cava sottostante (inzuppati fradici di neve).
Come sempre capita qualcosa di diverso che aggiunge un po' di sale e di adrenalina alle passeggiate....
FOTO 1. SULLA CRESTA UNCINI
FOTO 2. LA TACCA BIANCA
FOTO 3. IDEM C.SOPRA
FOTO 4. DANILO SULLA SCALA METALLICA
FOTO 5. I RESTI DELLA VECCHIA FUNIVIA
25 APRILE 2004 - TALAMONE E PARCO UCCELLINA
A forza di rimandare a causa del maltempo, finalmente siamo riusciti a effettuare questa nuova escursione in una zona nuova del Parco della Maremma, in percorsi aperti al pubblico recentemente.
Partecipanti: Spartaco e Laura, Renzo di Lucca, Mauro Bini, Carlo, Agnese, Alessandro e Bruna, Alberto Bernardi, Riccardo, Paolo Morelli con famiglia al completo e con loro amici + i bambini, Guido Batoni e Alba, Giuliana Borsellini e Leonardo.
Siamo stati contenti di rivedere Carlo Strazzullo, dopo una lunga convalescenza; era anche abbastanza in forma!
Come al solito il maltempo ci ha messo lo zampino e durante la notte tra sabato e domenica una irruzione di aria fredda ha provocato temporali, vento e pioggia; ma per fortuna è passata in fretta e al mattino il tempo era splendido. Dobbiamo dire comunque che, andando verso sud, il vento è aumentato e ci ha accompagnato per tutto il giorno.
Fatti quindi i biglietti in località "Caprarecce" (ma non vi sono controlli....) ci siamo incamminati seguendo le indicazioni di una rivista, che parlavano di questo percorso. Abbiamo comunque fatto una piccola variante. Siamo arrivati al mare passando in mezzo alla tipica vegetazione mediterranea:lecci, olivi, mirto, lentisco , ginestre ecc. Inutile dire che la spiaggetta delle Cannelle, mèta del ns. percorso, è molto bella e incontaminata, l'acqua era limpidissima (peccato per la bassa stagione che non consentiva un bel bagno!). Le bambine di Paolo Morelli (furbette...!) avevano portato pure il costume e hanno sguazzato con i piedi (solamente). Alcuni si sono pure addormentati al sole... si stava d'incanto.
Comunque siamo ovviamente dovuti tornare verso Talamone, questa volta percorrendo il sentiero lungo la costa che volge verso l'Isola del Giglio (su cui c'era il gruppo CAI di Pontedera).
Alla fine gelato e caffè a Talamone (piuttosto caro!...).
FOTO 1. IL GRUPPO SULLA SPIAGGIA CANNELLE
FOTO 2. PANORAMA PARCO UCCELLINA
FOTO 3. VERSO LE CANNELLE
FOTO 4. ATTRAVERSO IL PARCO
FOTO 5. VISTA DELL'ISOLA GIGLIO
16 MAGGIO 2004 - LA "CANALONGA"
FINALMENTE! Dopo mesi e mesi di freddo, pioggia e maltempo vario, sembra che la primavera abbia fatto il suo ingresso trionfale. In effetti una giornata come questa non la si vedeva da tempo! Cielo limpido, temperatura ottimale. Purtroppo il gruppo non era molto affollato; mancavano coloro che di solito prediligono le escursioni un po' meno impegnative...(ma è comprensibile!).
Partecipanti: Spartaco e Laura, Paolo e Rossella, Danilo e Lucia, Paolone, Agnese, i fratelli Bernardi, Riccardo, Piero, Marcello e Renzo di Lucca.
Comunque alla fine è stato meglio essere in pochi, viste alcune piccole difficoltà del percorso.
Dunque, come da programma abbiamo lasciato le auto nel vallone sottostante a Vinca, a ca. 400 m. di altitudine e abbiamo percorso una antica via di lizza che si diparte da circa 600 mt. più in alto, dove erano le vecchie cave. Quando abbiamo, diversi anni fa, effettuato questo percorso, non trovammo bene il sentiero e ci furono momenti di incertezza. Questa volta, invece, abbiamo visto i segni (ci saranno stati a suo tempo?) e facilmente abbiamo percorso quel che resta della lizza sin dall'inizio. In alcuni punti il panorama è davvero impressionante. La lizza è scavata nel fianco della montagna per alcuni metri di profondità e si affaccia su una parete verticale davvero di forte effetto. Dopo ca. 600 mt. di salita il panorama di apre e arriviamo nei pressi delle cave di marmo sotto il Sagro. Un venticello fresco ci evita di accaldarci, mentre un sole accecante e accentuato dal bianco del marmo ci impedisce quasi di tenere gli occhi aperti.
Qui Renzo (che evidentemente fa parte della scuola di Paolo.....) suggerisce che potremmo arrivare alla Foce di Pianza, quindi salire un poco verso il Sagro e imboccare il sentiero 173 che passa sotto il versante est e va a finire verso la Capanna Garnerone; si tratterebbe di allungare il percorso rispetto al programma e lì per lì, vista l'ora non troppo tarda, proviamo a seguire questa idea. Ma dopo un po' alcuni brontolii dal settore femminile ci fanno pensare che forse è meglio tornare alle originarie previsioni. Quindi pranziamo alla Foce con bella vista sul mare e poi torniamo sul sentiero 39 che ci porterà direttamente in paese a Vinca. Ovviamente Renzo, Paolo e Paolone, tanto per fare qualcosa di diverso, percorrono l'altro sentiero fino allo scollinamento del 173 e poi ci raggiungono sul 39 (quando siamo in mezzo al bosco).
Alla fine rifornimento del famoso pane di Vinca; c'era un forno aperto e il pane era ancora caldo!!
Note del giorno: 1 - Agnese ha avuto dei problemi con il calcagno (forse i calzini o le scarpe), ma per fortuna Danilo aveva una pellicola apposita per coprire la sbucciatura; comunque, poverina, ha sofferto molto e in silenzio!
2 - Marcello si è portato nello zaino alcune pietre striate trovate sul percorso (e qualcuno gli ha messo nello zaino anche un pietrone insignificante, ma lui non se ne è accorto!!!).
3 - Alessandrone Bernardi sta andando molto meglio di un tempo. Forse è l'effetto della frequentazione del Nicò (o dei filini interdentali indossati da alcune frequentatrici di quella palestra.....).
FOTO 1. La via di lizza scavata nel Balzone
FOTO 2. Marcello Malacarne sulla lizza
FOTO 3. Rossella sulla lizza
FOTO 4. Verso la via di lizza
FOTO 5. Verso il M.Sagro
FOTO 6. Intervento sul tallone di Agnese
6 GIUGNO 2004 - MONTE MACINA - PASSO SELLA - ARNI
Classica escursione in una zona tipica delle Apuane, già effettuata in passato, ma in senso inverso. Come al solito, in questa primavera, il tempo ci ha lasciati nell'incertezza fino all'ultimo; infatti al mattino nuvoloni neri si addensavano dal mare, ma per fortuna poi si sono dissolti. Partecipanti: Paolo, Rossella, Enzo e Luisa, i fratelli Bernardi, Riccardo, Spartaco e Carlo(rientrato alla grande nelle escursioni un po' più faticose dopo l'intervento chirurgico).
Lasciate le auto quindi poco dopo "Le Gobbie" si inizia a salire per il sentiero 150 verso il M.Macina. Aria frizzante, limpida e con una bellissima luce (dopo la pioggia della notte). Si sale per circa 400/500 metri nel bosco di faggi e poi su roccette molto belline. Anche Rossella era contenta e meno male perché se non lo era ci avrebbe fatto un paio di p..... Abbiamo trovato anche una bella fioritura(a causa della primavera piovosa): genzianelle di Koch, genziane, orchidee, narcisi ecc. C'era l'intenzione di salire sul Macina (almeno in pochi), ma il vento fresco e a volte fastidioso e poi anche la paura di farsi male, perché è abbastanza rospiglioso, ci hanno fatto desistere. Siamo quindi arrivati al Passo Sella all'ora giusta per il pranzo, effettuato al riparo di un muretto. Il sole andava e veniva, ma quando veniva era molto forte.
Quindi discesa per la marmifera (monotona) fino ad Arni e poi, per sentiero 33, ritorno alle Gobbie. A dire il vero non si vede l'inizio del sentiero 33(non torna con la cartina) per cui abbiamo attraversato a caso la montagna attraverso l'erba e le pietre per arrivare al vecchio Rifugio Politi e quindi al sentiero.
FOTO 1. Il Monte Fiocca
FOTO 2. In cresta con sfondo del M.Macina
FOTO 3. Paolo e Enzo sulla cresta
FOTO 4. Il pranzo
FOTO 5. La genzianella di Koch
FOTO 6. Un'orchidea
FOTO 7. Fiori
20 GIUGNO 2004 - IL MONTE RONDINAIO
Purtroppo in questa primavera il tempo non ci ha assistito molto, soprattutto la domenica, e anche stavolta abbiamo dovuto rinunciare alla gita. Verrà riproposta in un prossimo futuro.
31 LUGLIO 2004 - LE GOLE DEL GORDANA (fuori programma)
Da tempo Paolo Morelli ci aveva segnalato questo interessante e sconosciuto(per noi) luogo, situato nei pressi di Pontremoli. Leggendo alcune notizie su Internet sembrava molto interessante sotto il profilo avventuroso. Siamo perciò andati a fare un soprallugo a metà di luglio: Spartaco, Paolo Morelli, Paolo Coltelli e Paolone ( i Beati Paoli....!).
Lasciata l'auto in località Corazzana, presso una bella abitazione in pietra, ristrutturata, abbiamo risalito il torrente Gordana fino all'inizio delle Gole di Giaredo (dopo ca. 1 km.), saltellando sulle pietre. Qui iniziarono i problemi in quanto il torrente presentava delle pozze di acqua profonde ca. 2-3 metri e percorribili solo a nuoto. Mentre Paolo Morelli restava ad aspettarci, noi 3 abbiamo bypassato la prima pozza passando in alto nel bosco, attraverso un sentiero non segnato, ma intuibile. Dovremmo aggiungere che poi Paolone si è anche perso, perché è salito troppo in alto durante il ritorno e abbiamo atteso ca. 40 minuti per ritrovarlo. Comunque abbiamo esplorato un piccolo tratto del fiume, ripromettendoci di tornarci, questa volta con un canotto.
Eccoci quindi al 31 luglio: Partiamo anche questa volta in 4: Spartaco, Paolo, Paolone e Marcello: altri amici non potevano per vari motivi(Alessandro aveva la diarrea, Danilo il mal di gola ecc.).
Attrezzati di un canotto (di Spartaco) e di 2 remi abbiamo affrontato i "gozzi" del Gordana. Da dire che l'acqua è limpidissima, si vede bene il fondo. Avevamo anche una lunga corda per recuperare il canotto; siamo andati 2 per volta e abbiamo impiegato un bel po' di tempo a percorrere tutto il tratto che porta fino alla diga, circa 2 km. più a monte.
Questa volta, passando direttamente in mezzo alle gole, abbiamo potuto ammirare lo stupendo paesaggio che si è presentato sopra di noi: pareti alte decine di metri, in alcuni punti parevano toccarsi. La roccia scavata dalle acque nei secoli ha acquistato forme strane e suggestive.
Naturalmente abbiamo anche camminato un bel po' nell'acqua freddina del Gordana (con le scarpe a tennis). Il canotto è stato portato a spalle da una pozza all'altra, finché non lo abbiamo depositato su una pietra per riprenderlo al ritorno, una volta terminate le pozze di acqua.
Al ritorno comunque, per non perdere troppo tempo, abbiamo caricato gli zaini sul canotto (con Marcello) e noi altri 3 ci siamo buttati a nuoto attaccati al canotto: da notare che l'acqua finissima del torrente tendeva a trascinarci verso il basso (al contrario del mare) e abbiamo faticato non poco per percorrere i pochi metri delle pozze.
Non sono mancati ovviamente gli scivoloni e le "ginocchiate" sulle pietre. Ma si è trattato comunque di una esperienza veramente forte e nuova per noi.
P.S. la volta precedente c'erano molti girini nell'acqua. Questa volta invece abbiamo visto miriadi di ranocchietti minuscoli che saltavano da una pietra all'altra al nostro passaggio.
E' una escursione che potremmo anche fare in gruppo, però è sconsigliabile essere in troppi. Quanto meno potremmo esplorare il primo tratto delle gole che poi è anche il più bello.
FOTO 1. I preparativi
FOTO 2. La partenza
FOTO 3. La cascata
FOTO 4. Le Gole
FOTO 5
FOTO 6
FOTO 7. Il gruppo
FOTO 8
12 SETTEMBRE 2004 - POPULONIA / BUCHE DELLE FATE
Pareva che anche stavolta avremmo dovuto annullare la gita, come in precedenza. Infatti il tempo, bello da diverse settimane, guarda caso si andava guastando proprio per la domenica. Comunque noi intrepidi abbiamo deciso di partire e poi i fatti ci hanno dato ragione, in quanto è venuto fuori un bel sole ancora estivo.
Oltre al ns. solito gruppetto, stavolta arricchito comunque anche da vari bambini e ragazzi (le figlie di Paolo Morelli, Giada e anche i 3 figli di Claudia - una nuova amica), si sono aggregati anche il Gorini e il Cappelletti che dovevano in realtà andare in montagna, ma il tempo lì non lo consentiva.
Ordunque abbiamo parcheggiato le auto a circa 500 m. dal borgo di Populonia e, dopo aver aspettato un poco Alberto Bernardi che non trovava la strada giusta (!), siamo scesi verso il mare per ca 120 mt. arrivando alle famose "Buche delle Fate", una zona scogliosa e con un mare bellissimo e trasparente. Il programma prevedeva di proseguire sul sentiero che va verso sud in direzione di Salivoli. Abbiamo oltrepassato Cala S.Quirico, dove alcuni si sono fermati per fare un po' di mare (soprattutto i bambini); un gruppetto ha proseguito, ma dopo non molto il sentiero saliva verso l'alto. A questo punto, un po' per il caldo e poi per la non conoscneza del luogo, la maggior parte ha preferito tornare indietro alla Cala e passare lì il resto della giornata. Comunque alla fine ci siamo ricongiunti tutti sul mare e abbiamo fatto un bel bagno (anzi anche più di uno!).
Il solito Antonino, questa volta ,anziché fossili o erbe varie, ha raccolto le chioccioline di mare per farci un sughetto!
FOTO 1. Le Buche delle Fate
FOTO 2. Cala S.Quirico
FOTO 3. Al mare
FOTO 4. Il bagno
26 SETTEMBRE 2004 - CHIAPPORATO
Piacevole e tranquilla gita per noi gente di mezzetà..... Ultimamente ci siamo abbassati di altitudine (vedi il programma di fine anno-mare, colline e piccola montagna)... saranno i doloretti che in qua e là ci affliggono un po' tutti? mah, ci rifaremo...
Comunque si è trattato di un percorso abbastanza tranquillo, privo di difficoltà, in buona parte in boschi di castagni.
Gruppetto abbastanza numeroso, circa 25 persone, compresi per fortuna alcuni giovani(i figli di Antonino e un'altra coppia). Ritrovo a Pistoia-uscita autostrada. Qui purtroppo nella fretta è sorto un piccolo equivoco e Francesco Figliucci non è riuscito a stare dietro a Paolo e si è ritrovato su un'altra strada, arrivando comunque a destino.
Punto di partenza il bell'abitato di Fossato, posto a 700 metri di altitudine, in inverno deserto e in estate abitato da circa 250 persone, in gran parte in villeggiatura nelle varie casette ereditate dai genitori che un tempo qui dimoravano.
Per bosco arriviamo al "paese senza tempo" di Chiapporato, un luogo isolatissimo, con poche case diroccate e abitato, pare, da 2 persone che comunicano a valle con il baracchino (infatti c'è una antenna).
Qui abbiamo trovato una "vecchietta primitiva" alla quale il solito Paolo Coltelli ha fatto qualche battuta delle sue; ma non appena abbiamo accennato a fare delle foto la vecchietta è saltata di lato e ha cominciato a imprecare nei ns. confronti, dicendo che le toglievamo l'aria e che dovevamo andar via.... mah, se ne vedono di tutti i colori. Evidentemente non era molto abituata a vedere persone e viveva lì chissà da quanto tempo.
A parte questo episodio che ha vivacizzato un poco la giornata per il resto tutto ok. Siamo dunque arrivati all'ora di pranzo alla "forcella di Geppe" da cui si poteva salire al Monte Calvi m. 1280, ma ormai era un po' tardi e abbiamo pranzato all'Eremo del Viandante lì vicino. Folate di tramontana e raggi di sole si sono alternati.
Ritorno quindi a Fossato per altro percorso. Nota: abbiamo mangiato un sacco di more gustosissime, maturate ovviamente in ritardo rispetto alle nostre di pianura.
FOTO 1. Il Borgo
FOTO 2. Il Borgo(interno)
FOTO 3. Il Borgo ""
FOTO 4. Il borgo ""
FOTO 5. Il borgo ""
FOTO 6. Panorama da Forcella di Geppe
FOTO 7. Un grande castagno
FOTO 8. Il pranzo
FOTO 9. Ancora il calcagno di Agnese
17 OTTOBRE 2004 - ANELLO DELL'EGOLA
Purtroppo il maltempo ci ha costretto ad annullare questa gita. La riproporremo agli inizi del 2005.
31 OTTOBRE 2004 - ABETINA REALE / RIF. BATTISTI
Ancora una volta siamo stati fregati dalle piogge. Se ne riparla l'anno prossimo, ormai adesso c'è la neve.
21 NOVEMBRE 2004 - ASCIANO / M. FAETA
Incredibile ma vero! Da molti giorni non avevamo una giornata splendida come questa! Meno male, altrimenti le ns. gambe andavano fuori allenamento; infatti le 2 precedenti escursioni, come ben sappiamo, sono state annullate.
Quindi: 21 partecipanti, ritorno di Maurizio e Nicole, e presenza di Renzo (la ns. guida esperta del posto) e del suo amico Pietro, che pare sia anche lui un grande camminatore. Dicevamo mattinata nitida e piuttosto freddina: -2° . Ci siamo ritrovati al bivio per Asciano ad aspettare il solito Paolo Coltelli che, venendo da molto lontano(Lucca), è arrivato dopo gli altri; poi anche Enzo e Luisa (anch'essi provenienti da un'altra regione!!-Pisa) sono infine arrivati e, un po' infreddoliti a forza di aspettare lungo la strada, ci siamo diretti al punto di partenza, poche centinaia di metri oltre il paese, verso la Valle delle Fonti.
Abbiamo risalito la Valle in direzione della Foce di Pennecchio. Sentiero piuttosto ripido, ma per fortuna la temperatura era abbastanza bassa e quindi ha alleviato la fatica. Renzo, da buona guida, ci ha illustrato i vari riferimenti storici di questo ambiente.Abbiamo trovato le varie cisterne di acqua che servivano sin dal tempo dei Medici per rifornire di acqua Pisa. Dalla Foce di Pennecchio, attraverso la "Via Tobler", siamo pervenuti per stradello in piano ad un incrocio dal quale si poteva anche arrivare velocemente a Santallago, ma noi dovevamo andare a sinistra sul Faeta, sulla cui cima siamo arrivati giusto in tempo per il pranzo.
Stupendo panorama a 360° dalle Apuane alla Liguria, a Livorno e al Volterrano. Quindi ripidissima discesa fino al Convento di Mirteto. La povera Giuliana Macelloni, che non camminava da molto tempo, si è un po' sgangherata le gambe, ma, da donna forte quel essa è, ha brontolato poco e ha sofferto in silenzio(magari mandando anche qualche accidente......). Dimenticavamo che Alberto Bernardi e signora(un po' stancucci) non hanno fatto il giro suddetto dalla Foce, ma hanno preso una scorciatoia che li ha riportati sul sentiero 00, dove poi hanno aspettato tutti gli altri.
Da notare infine la grande moltitudine di piante di corbezzolo, con le gustose bacche che ci hanno dato tanta vitamina!
FOTO 1. Panorama
FOTO 2. Panorama 2
FOTO 3. Corbezzoli
FOTO 4. Corbezzoli 2
FOTO 5. Il pranzo
12 DICEMBRE 2004 - MONTE PRANA
Ancora una bellissima giornata, senza nuvole e senza vento! Meno male che ci stiamo rifacendo delle 2 escursioni fallite nel mese di ottobre. Partecipanti: Spartaco, Paolo e Rossella, Paolone, Dante e Giovanna (+ la cagnetta), Marcello, Sauro e Giuliana, Sergio, Alessandro e Bruna, Alberto, Agnese, Riccardo.
Lasciate le auto al parcheggio dell'Alto Matanna, ci dirigiamo verso la Foce del Termine (Crocione) e da qui alla base del Prana. Il percorso si svolge in leggera salita all'inizio e poi in discesa. Infine decisa salita per ca 250 m. fino alla vetta m. 1220.
L'arietta asciutta e frizzante ci ha certamente assistito. Il panorama sulla Versilia, che si gode dalla sommità del Prana, è veramente stupendo; sembra di essere su un terrazzo a picco sul mare. Pure stupenda visione sulle Apuane e fino all'Appennino (Giovo, Rondinaio ecc.) e inoltre grande vista anche su Lucca e i Monti Pisani.
Nel complesso tranquilla passeggiata (ce ne fossero così....).
FOTO 1. Panorama sul mare
FOTO 2. Il pranzo
FOTO 3. Sul sentiero
ULTIMA ESCURSIONE DEL 2004 - ARRIVEDERCI AL 2005 CON NUOVI PROGRAMMI (PROSSIMA PUBBLICAZIONE)